La comunicazione organizzativa nell'era 2.0 fra bisogno di innovazione e desiderio di bellezza
Introduzione La comunicazione è ormai riconosciuta come strumento strategico di primaria importanza per la realizzazione degli obiettivi aziendali, uno strumento che si basa su una risorsa unica e fondamentale: le persone. Supportare e facilitare i processi di cambiamento aziendali, promuovere una cultura della condivisione della conoscenza e delle competenze, rinforzare il senso di appartenenza, aiutare la condivisione della "mission" e della "vision" aziendali, promuovere un’informazione multidirezionale tra le diverse aree aziendali e i differenti livelli gerarchici sono solo alcune delle funzioni di una comunicazione integrata efficace e organizzata. Diviene pertanto sempre più rilevante comprendere quali siano gli strumenti operativi più significativi da utilizzare, come scegliere il canale più adeguato per elaborare efficaci azioni di comunicazione interna, ma anche come aggiungere valore e significato alle singole azioni comunicative. A questo scopo ci si può già interrogare sull’efficacia dei nuovi strumenti informativi, quali le intranet aziendali, i sistemi di gestione delle conoscenze e, più in generale, la comunicazione on-line, che si candidano a essere sostitutivi o a integrarsi con i tools tradizionali. Ma c’è di più. I destinatari delle comunicazioni aziendali (pubblici interni ed esterni) si aspettano una comunicazione finalizzata trasparente, essenziale, non ridondante ma anche “bella” cioè in grado di dare qualcosa in più (“un non so che” come suggeriva Jankelevitch) all’interno e all’esterno del perimetro organizzativo.